La Sophia-Art
del Prof. Antonio Mercurio
Come realizzare nella vita di ogni giorno la sintesi armoniosa di vita e morte?
I cristiani non fanno che pensare alla morte: la morte di Cristo, la morte dei giusti, la morte dei peccatori, come sarà la loro morte. Eremiti, monaci e santi, passavano le ore a meditare di fronte a un teschio. I pirati, e tutti coloro che hanno come scopo di dare la morte agli altri, hanno fatto del teschio la loro bandiera. L’uomo moderno rimuove la morte più che può dalla sua vita.
Ecco tre modi storici di difendersi dalla paura della morte: meditare sulla morte, dare la morte, rimuovere la morte. E’ certo che nessuno di costoro sarà mai un artista della sua vita. Chi è troppo preoccupato della morte non può veramente occuparsi della vita.
La Sophia-Art propone di studiare la morte come il torero studia il toro, prima per domarlo e poi per sconfiggerlo con arte in mezzo all’applauso e all’entusiasmo della folla. Il toro sta di fronte al torero ma la morte non sta di fronte a noi: sta dentro di noi e insidia ogni istante della nostra vita. Non parlo della morte biologica ma della morte che è castrazione della vita. La morte che è rifiuto di amarsi, rifiuto di trasformarsi, rifiuto di donarsi, rifiuto di per-donarsi, rifiuto di liberarsi e di librarsi in volo al di là di qualunque trauma, di qualunque condizionamento o di qualunque ferita narcisistica con annesso il suo relativo progetto di vendetta. Il problema centrale dell’uomo non è la morte biologica ma la morte esistenziale e cioè la vita che si consuma nella morte senza generare una vita che sia perenne come perenne è la vita di ogni opera d’arte.
Ogni artista studia e affronta la morte per sconfiggerla con l’arte.
Ogni sophiartista si allena a fare altrettanto, prendendo come materia non la tela o il marmo, ecc…ma il vissuto quotidiano della sua stessa vita fatto di vissuto relazionale tra sè e se stesso, tra sè e gli altri,tra sè e la vita. Nessuno ci chiede di diventare un torero ma l’amore per la vita ci chiede di diventare artisti della propria vita. Non per sfuggire all’inferno nè per sfuggire alla morte ma per piegare la morte e strapparle l’energia che ha dentro e con essa creare nuova vita.
Tutto è energia: la vita è energia, e questo lo sappiamo tutti. Pure la materia è energia , e questo, prima di Einstein, non lo sapevamo. Anche la morte è energia e questo, da sempre, lo sanno gli artisti; ora, però, la Sophia-Art ha loro carpito il segreto e può svelarlo a chiunque.